L'Osteopatia è nata negli Stati Uniti nel secolo scorso sotto l'impulso di un uomo: Andrew Taylor Still.
Attualmente, l'Osteopatia è riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda, in Israele, in Gran Bretagna ed in Francia.
Tollerata in numerosi paesi europei, è in via di regolamentazione in Italia.
Oggi i veri Osteopati italiani sono professionisti che hanno seguito un corso di 5.000 ore teoriche e pratiche conclusosi con un primo esame clinico, a cui segue la presentazione di una tesi che permette il conseguimento del titolo di osteopata D.O. uscendo da scuole controllate dal Registro degli Osteopati d'Italia.
Gli osteopati D.O. acquisiscono nel corso dei loro studi una conoscenza dell’anatomia, della fisiologia, della biomeccanica e una formazione palpatoria specifica.
L'elevato numero di ore di insegnamento degli osteopati D.O. ne fa dei professionisti della salute di alto livello di responsabilità e con una competenza molto specifica.

Cos'è l'Osteopatia

Definizione del dizionario medico Dorland (1957)
L'Osteopatia è un metodo terapeutico ideato da A.T. Still e basato sul principio che il corpo è capace di fabbricare dei rimedi propri contro le malattie, quando le sue relazioni strutturali sono normali, la sua nutrizione è buona ed è inserito in un buon ambiente.

Tre grandi principi
A.T. Still enunciò i tre grandi principi dell'Osteopatia:

La risultante: un automantenimento, un'autoguarigione del corpo
Noi siamo magnificamente ben fatti e la natura ci ha provvisti di tutto. Abbiamo il nostro sistema di difesa contro i microbi: ne respiriamo milioni ogni giorno, senza ammalarci! Siamo capaci di autoregolare le nostre funzioni; se ci feriamo, ecco che si mette in moto un processo di riparazione tissulare (autoguarigione), ecc. è necessario, per questo, che le nostre cellule ricevano tutto ciò di cui hanno bisogno per funzionare e rigenerarsi e che possano liberarsi di tutti i loro rifiuti. In una parola: bisogna che il sangue, la linfa e tutti gli altri liquidi dell'organismo, che trasportano sostanze nutritive e rifiuti, circolino liberamente (Il ruolo dell'arteria è supremo).
Per questo, è necessaria l'integrità del nostro sistema di regolazione neurologico ed ormonale, ma anche della nostra ossatura, al fine di conservare la libertà di movimento di tutti i nostri tessuti (La struttura governa la funzione). è il movimento che permette ai liquidi che bagnano i nostri tessuti e le nostre cellule, di rinnovarsi.
L'Osteopata si propone dunque di risistemare lo scheletro, i muscoli, i legamenti, ecc. in modo che tutti i "liquidi" circolino normalmente, attribuendo un'importanza particolare alla colonna vertebrale che è certamente il pilastro centrale della nostra ossatura, ma anche una sorta di "tubo cavo" contenente i nostri centri di comando automatici (non comandiamo il nostro tubo digerente, funziona da sé).
Tutte le parti del corpo sono legate tra loro, ciò che conferisce all'essere umano la sua identità, la sua specificità, (Unità del corpo). Questi "legami" sono regolati dai centri nervosi situati nella colonna vertebrale. Ancora e sempre la colonna vertebrale, da cui la sua importanza.
Così, nell'uomo, se c'è una funzione (o un organo) che non va, l'armonia si rompe e ciò si traduce con vari segni clinici (dolore, fatica, tosse, ipertensione…). Far scomparire i segni clinici con rimedi chimici non significa ristabilire l'armonia del paziente.

Un esempio
Per una lombalgia, non è sufficiente solo calmare il dolore e l'infiammazione: è necessario, soprattutto, restaurare una migliore meccanica vertebrale, affinché le crisi non si scatenino più su dei semplici piccoli "movimenti sbagliati". Una buona meccanica vertebrale deve permettere un utilizzo normale della colonna vertebrale, senza che si sia obbligati a fare sempre attenzione a tutti i gesti.
L'Osteopata cercherà il "punto debole", riaggiusterà la struttura per permettere all'organismo di mobilitarsi contro "l'aggressore esterno" e di ritrovare lo stato di salute e l'armonia. A questo scopo, procede con manipolazioni che sono sempre dolci, non traumatiche e non dolorose.

Quali sono le indicazioni dell'Osteopatia?

La medicina allopatica ci ha abituati ad una nomenclatura del tipo: gastrite, sciatica, lombalgia, ecc. L'approccio della diagnosi osteopatica è molto differente da quello della medicina classica, e per questo motivo è molto difficile definire, con i termini abituali, quali siano le indicazioni dell'Osteopatia, poiché l'Osteopatia non si sforza di curare una malattia ma di ripristinare lo scheletro al meglio delle sue possibilità, di migliorare la circolazione sanguigna, affinché il corpo ritrovi, in sé e attraverso se stesso, lo stato di salute qualunque sia la malattia da cui è affetto.

Indicazioni meccaniche
L'aspetto meccanico dell'Osteopatia è il più conosciuto e rappresenta la grande maggioranza delle consultazioni osteopatiche. Poiché riassesta le ossa, i muscoli ed i legamenti, è ovviamente indicatissima nel trattamento delle patologie meccaniche:

Indicazioni generali
Abbiamo visto che per essere in buona salute è necessaria l'integrità del nostro sistema di regolazione neurologico, del nostro sistema ormonale, circolatorio e della nostra "struttura". Le indicazioni generali saranno, dunque, i disturbi funzionali, cioè tutto ciò che funziona male.
Lo scopo è quello di favorire le reazioni normali dell'organismo, favorire cioè le nostre possibilità di autoguarigione, di autoriparazione. La natura è nello stesso tempo il medico ed il farmacista di se stessa. Fino a quando è possibile ripristinare lo stato di salute, le patologie di qualunque tipo esse siano, sono di competenza dell'Osteopatia.
Il limite dell'Osteopatia si ha quando la malattia ha raggiunto uno stadio tale per cui provoca gravi lesioni anatomiche. In questo caso si è arrivati ad un punto di "non ritorno" ed il trattamento osteopatico risulta inefficace.

Le controindicazioni
Il campo d'azione dell'Osteopatia è, dunque, quello della medicina funzionale ed esclude quindi tutte le lesioni anatomiche gravi, ma anche tutte le urgenze mediche. In questi casi, non si tratta più di cercare il "punto debole" che ha permesso l'instaurarsi della malattia, ma di agire urgentemente, poiché la patologia in causa non può più essere combattuta con le sole difese dell'organismo. A questo punto è necessario un "aiuto esterno" per lottare contro l'aggressore o ristabilire equilibri alterati.
Ad eccezione di questi casi estremi, l'Osteopatia ci permette di ritrovare lo stato di salute, senza timore di provocare effetti secondari indesiderati.

Copyright © 2017 Dott. Fabio Colonnello